…informazioni utili…
Ad Abbadia Isola sono presenti:
..la pizzeria ed il ristorante dispongono di spazi all’aperto tra le mura dell’antico insediamento.
Un piccolo supermercato è situato a Strove, un paesino a 3km.
A Castellina Scalo, che dista circa 6 km., sono presenti:
Per il tempo libero in loco…
Nel 600-700 a.C. la zona fu abitata dagli Etruschi: nei primi anni del 1900, con intense campagne di scavo, vennero ritrovate numerose sepolture, oggi non visibili, dando testimonianza dello splendore dell’antico insediamento; i preziosi reperti si trovano attualmente nei musei di Colle Val d’Elsa, Siena, Firenze e Berlino.
Scarse le testimonianze romane.
Sotto il dominio dei Longobardi Abbadia Isola, anticamente chiama “Borgo Nuovo” era un piccolo castello che si ergeva sopra un terreno paludoso lungo la via Francigena. Il castello era stato menzionato nel diario dell’Arcivescovo di Canterbury, che vi fece tappa nel 990 d.C. e successivamente nel 994 d.C., di ritorno da Roma, percorrendo la via Francigena verso l’Inghilterra.
L’abbazia fu fondata nel 1001 d.C. dalla Contessa Ava, figlia del Conobi e vedova dell’Aldebrando, aristocratico Longobardo di stirpe germanica. La fondatrice invitò una compagnia di frati Benedettini, che si insediarono nel complesso e portarono avanti un difficile lavoro di bonifica della palude e di ampliamento del monastero. L’ampliamento comprendeva una struttura monumentale con un loggiato a due piani, otto archi in laterizio su colonne di pietra, con al centro dell’ ampio chiostro un pozzo. La costruzione fu terminata nel 1062. Nello stesso periodo, per curare i pellegrini che percorrevano la Francigena, fu costruito un ospedale dedicato a San Salvatore.
Nel tempo gli abati divennero padroni di Borgo Nuovo, delle terre e dei castelli circostanti, rafforzando il controllo sua via Francigena nella confluenza dei collegamenti con Siena, Firenze e Pisa.
Nel 1173 venne consacrata l’importante chiesa abbaziale, dedicata a San Cirino, capolavoro dell’arte romanica. L’impianto è a tre navate sorrette da pilastri polilobati, alternati a colonne di derivazione lombarda; la facciata dell’abbazia era dotata di un portale gemino, tipico delle chiese di pellegrinaggio a due entrate, che venne sostituito da un portale unico. Tuttora, sulla sinistra, sono visibili le antiche spallette di uno dei due portali originali. Nell’interno della chiesa è possibile ammirare un polittico del XV sec. Del noto Sano di Pietro da Siena e affreschi di Taddeo di Bartolo, datati 1354.
Nel XIII sec. il monastero passò sotto la Repubblica senese e l’abbazia fu cinta da mura.
Nel 1445 i frati Benedettini lasciarono il complesso sotto la spinta espansionistica dei Comuni e da allora iniziò una lenta decadenza. Da questa data Abbadia Isola si trasformò in un borgo rurale.
Nell’attuale sono visibili resti del campanile, una torre ed il bellissimo chiostro, recentemente ristrutturato ed adibito a centro di documentazione della via Francigena ed a foresteria, sede, inoltre, di concerti ed altre manifestazioni culturali.